S. Avveduti - C. Biratoni - S. Peroli - A3

Veduta parziale della mostra
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COMUNICATO STAMPA

Una mostra A3. Tre autori distinti eppure affini, per più d'un motivo. Da quello generazionale, di chi ha diversi anni di esperienza e di pratica nell'arte, alla costante motivazione, fino al linguaggio e al supporto adottati, ognuno di loro si presenta qui con una chiara ed evidente personalità, autenticità e intensità nell'esprimersi formalmente.

Tre artisti legati alla pratica del collage, inteso come: chiamarsi fuori o defilarsi - magari in un appartamento - senza pensare a nulla di grandioso o inscalfibile; ridare senso all'esistente, partendo dal tavolo di casa, mentre si sfoglia un vecchio libro o un giornale qualsiasi e chissà in quali orari, tra sé e sé, intimamente, semplicemente e quindi totalmente, nel silenzio domestico di una modalità disarmante.

Tagliare e ritagliare per poi incollare altrove, cercando di aderire a qualcosa di ignoto in cui ritrovarsi per sentirsi "dentro", finalmente. Tagliarsi fuori per ritagliarsi uno spazio - oltre a un momento di riflessione e di osservazione attiva - in cui immergersi e immaginare concretamente una dimensione a cui corrispondere, trovando un senso possibile a un atto necessario quanto vitale, essendo artisti.

Sergia Avveduti e il suo mondo parcellizzato, tagliente ed elegante, misurato e limpido. A lei la scelta del paesaggio in cui inserire il tutto. Scoperto, osservato e selezionato con estrema cura, il mondo di Sergia nasce da immagini tratte da libri in disuso per diventare liberamente altro, dando così forma a nuova apertura.

Cesare Biratoni e le sue figure assenti, tagliate e tirate via scrupolosamente dalla scena - che spesso è l'unica a rimanere - invisibili e annientate eppure percepibili nella loro assenza, su cui poi tracce leggere di pittura ne ritentano la corporeità, evidenziandone la mancanza, vero soggetto del suo operare.

Stefano Peroli, in maniera più rabbiosa ma rigorosamente su carta millimetrata, alle sue figure - piegate in due come ferite, contorte o colte in momenti imbarazzanti - ridà corpo e presenza, spesso mettendoci pure la faccia, oltre alla testa, sempre tagliata a chissà chi da chissà dove.

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